Pronostico segreto al Giro
Editoriale. Vi raccontiamo le grandi
storie del Nord prima di partire per una misteriosa e incerta
caccia alla maglia rosa
La stangata di Boonen e
l’urlaccio di Nibali Mettiamoci comodi e vediamo insieme le splendide
storie delle Classiche del Nord. La fuga immensa dell’asso
belga nel pieno della sua potenza, quarta Roubaix. E parliamo anche
criticamente dell’assalto sfortunato ma convincente del
siciliano. Oltre al doppio “chicchirichì” di
Gasparotto. Mica male…
L’infernale campagna del
Nord parte da qui. Siamo in Belgio e nella regione delle Fiandre il
Gp di Harelbeke fa da ghiotto antipasto alla Settima Santa che si
concluderà con la mitica “Ronde”. In mezzo, la
“veloce” Gand-Wevelgem e la storica Tre Giorni di La
Panne. I Giganti dei muri sono pronti. E noi, anche...
Gira e
rigira eccoci qua. E Boonen fa cinquina...
Venerdì 23. Con il Gp di Harelbeke
scatta la “Settimana Santa” dell’Inferno del
Nord. Ed è subito il belga a chiarire le cose
Ma anche a Wevelgem si scatena
l’Uragano
GAND-WEVELGEM / Tom Boonen non si ferma
e due giorni dopo il quinto successo ad Harelbeke si ripete
catturando la sua terza Gand della carriera. Cancellara fa più
danni del Kemmel e Cavendish paga la “sgasata” dello
svizzero Sagan e Breschel, belve da podio
A
colazione con Tosatto. E’ malconcio ma non
molla
Lunedì 26. Seduto in disparte il
corridore della Saxo si lecca le (tante) ferite «Tornare a casa?
Mai! Farò Fiandre e Roubaix»
Notte
fonda. Sagan vince, ma in testa ha il Fiandre
Martedì 27. Oss è salito in camera ma
qui c’è un ragazzo che deve togliersi dei sassolini: la
Sanremo non gli è andata giù...
E Modolo
ai massaggi si aggrappa alla fortuna...
Mercoledì 28. Guarnieri, ascolta bene
Bontempi ti insegna come devi tenere il manubrio sul pavè.
Semplice, non è vero?
Allenamento con Gilbert. Come sta? Così
così...
Giovedì 29. L’asso belga prova il
percorso ritrovando grinta e motivazioni. E c’è chi dice che
al Fiandre risorgerà...
Nei
pensieri di Ballan ferito e solitario
Venerdì 30. Il corridore della Bmc
arriva con un giorno di ritardo a causa di un lutto in famiglia. E
va subito sui muri...
Sul
Paterberg con Pozzato e la burrata di mammà...
Sabato 31. Il corridore della Farnese
studia il nuovo percorso. Ha una condizione super e assicura un
Fiandre all’attacco. Speriamo!
Boonen in paradiso. Cancellara
all’ospedale
GIRO DELLE FIANDRE / Il belga non
perdona e conquista per la terza volta la corsa dei suoi sogni.
Grandissimi Pozzato e Ballan, ultimi ad arrendersi allo strapotere
dell’uragano Tom. E che sfortuna per lo svizzero della
RadioShack: giù per terra a causa di una borraccia e clavicola
fratturata
«Ma che
amarezza perdere il Muro...»
GIRO DELLE FIANDRE / Dopo quasi
quarant’anni di storia, il leggendario muro di Grammont (che
in Belgio chiamano semplicemente il “Muur”) è stato
cancellato dal percorso di gara. E allora ascoltiamo il parere
(fortemente negativo) di Michele Bartoli vincitore nel 1996 di un
super Fiandre
Archiviate le corse dei muri del Belgio
è il momento della storica Parigi-Roubaix. Si va in Francia
all’assalto della corsa delle pietre per antonomasia.
Un’altra grande occasione per godere di uno spettacolo unico
e per regolare i conti di un bellissimo Giro delle Fiandre. Inferno
del Nord stiamo tornando...
Tutti
contro Sua Maestà. Ma fermarlo sarà difficile
Sabato 7. Boonen, Pozzato, Ballan. I
protagonisti del Fiandre si ritrovano per l’ultima battaglia.
Tom si allena sui rulli e fa già paura...
E infatti sulle pietre nessuno gli
resiste
PARIGI-ROUBAIX / Boonen ha buttato per
aria le strategie studiate a tavolino ed ha vinto la sua
quarta Roubaix alla maniera dei giganti Coraggio (da vendere),
intelligenza astuzia e pieno possesso della corsa. E mancavano
ancora quasi 60 chilometri al traguardo...
Ballan? Si è
fidato del treno sbagliato
PARIGI-ROUBAIX / Il veneto accende la
miccia ma poi paga dazio. Dopo il diverbio con Pozzato pensava di
essere comunque in cassaforte con quattro Sky e due Rabobank. Le
cose però sono andate storte e nel finale, quando è partito Boonen,
era ormai lontano...
Maledetto
bisticcio. Scinto non si dà pace
PARIGI-ROUBAIX / Nella Farnese Vini i
musi sono lunghi. Pippo si chiude nel pullman e non parla con
nessuno Dolore e rabbia regnano sovrani e tocca al direttore
sportivo Scinto spiegare i motivi di una corsa buttata al vento.
Peccato perché sembrava (finalmente) la volta
buona
Pozzato
hai fatto una bella frittata
Primi voti del professore Franco
Cribiori che ovviamente loda Tom Boonen autore di una prestigiosa
campagna del Nord. Pozzato dorme alla Roubaix e perde
l’attimo fuggente. Bene Ballan e i vecchi lottatori
Tosatto e Paolini. Gilbert, invece non carbura così come gli Sky
sempre presenti, ma mai incisivi...
Muri e pavè sono alle spalle. Arrivano
al Nord i pesi leggeri. In programma Amstel Gold Race in Olanda,
poi Freccia Vallone e Liegi- Bastogne-Liegi in Belgio. Salite più
lunghe e rapporti più brevi. Pronostici difficili Gilbert sarà
stellare come nel 2011? E gli uomini del Giro? L’Italia
ancora a secco va a caccia di vittorie...
Un caffè
con Sagan. «L’Amstel? Fa per me»
Sabato 14. Giorno di vigilia della
classica olandese Arrivano Nibali e Cunego Visconti e Valverde. Ma
c’è anche chi è rimasto
Il fuoco di “Gaspa” incendia il
Cauberg
AMSTEL
GOLD RACE / L’Italia torna a prendersi una grande classica.
Ci pensa Gasparotto che mette a segno un capolavoro di freddezza e
astuzia. Fa sfogare Gilbert e Sagan e poi li infilza. Il suo
racconto la sera della corsa. Poi le riflessioni sul mestiere e la
sua storia di vittorie e amarezze...
Il giorno
dopo con Freire castigato da Gilbert...
Lunedì 16. Mattino silenzioso. La
Katusha fa base da Piva. E Freire ci racconta i 7 chilometri più
lunghi di sempre
Ehi,
Cunego, ma perché sei tornato in Italia?
Martedì
17. Vigilia della Freccia Tecnici a Charleroi per la punzonatura. E
alla Lampre si ragiona anche di Giro d’Italia...
Rodriguez una Freccia puntata sul
Giro.
FRECCIA VALLONE / Lo spagnolo si
esalta sul Muro di Huy (dopo aver studiato per un anno i rapporti
usati da Gilbert). «La terza settimana della corsa rosa sarà
durissima: arriverò in perfetta condizione». Nibali ottavo e poi
Ulissi che accende una luce sul suo futuro. Piva polemico con
l’Uci
E
Valverde si nasconde. Fa pretattica o sta male?
Giovedì 19. Giorno dopo la Freccia. La
Katusha fa ancora festa. E alla Movistar si chiedono come stia
davvero il capitano...
Gli
Schleck rabbuiati sulla rotta del Tour...
Venerdì 20. Giorno di sopralluoghi sul
finale della Liegi I lussemburghesi non parlano: Bruyneel ha deciso
che...
Quanto
vale il Cunego “trentino”? Sentiamolo!
Sabato 21. Dall’Italia arrivano i
“reduci” del Trentino. Cunego e Scarponi sognano in
grande. Speriamo bene...
Oh, Nibali che peccato... Ci avevamo
creduto
LIEGI-BASTOGNE-LIEGI / Splendida la
corsa del siciliano che attacca da solo quando mancano venti
chilometri al traguardo. Sembra fatta. Ma nel finale la stanchezza
si fa sentire e a 1.300 metri dall’arrivo il sorpasso di
Iglinskiy lo inchioda al secondo posto. Maledizione!
La resa
di Gilbert. Il kappaò spiegato
LIEGI-BASTOGNE-LIEGI / Era il più
atteso, ma sapeva di non poter inventare nulla di speciale. Così
Gilbert ha provato a “tenere” la corsa poi ha dovuto
arrendersi. L’attacco di Nibali lo ha piegato. Ma dalla
brutta figura nella Decana, dice, verranno gli stimoli per una
grande estate...
Scarponi
capitano (non tutti d’accordo)
LIEGI-BASTOGNE-LIEGI / Dopo il Giro dei
Paesi Baschi e il Trentino, la coppia della Lampre fa prove di
convivenza al Nord. Cunego tradito da un salto di catena. Scarponi
dal freddo sulla Redoute. Come vanno le cose fra loro? Che squadra
vedremo al Giro? Damiani garantisce per tutti...
Vincenzo,
ti dico due o tre cosine
Ultimi voti dal nostro professore
Franco Cribiori. Enrico Gasparotto, “Purito” Rodriguez
e Iglinskiy vincono e convincono, mentre Gilbert lo spagnolo
Valverde e i fratelli Schleck non raggiungono la sufficienza. Okay
Cunego e Scarponi in vista del Giro. A Nibali, invece un abbraccio
e un consiglio prezioso...
Viviani,
niente Giro per colpa del cinese
Storie amare
Un binomio storico tra il blu e
l’acciaio
Riflettori su... Gios Super
Record
Attacco,
cannotto e piega in fibra Ud
Visto da vicino: Pro
Nuove
ruote Ghost con solo 12 raggi
Visto da vicino: Ffwd
La nuova
arrivata ha linee più dolci
Visto da vicino: MCipollini
Design
accattivanti e look rinnovati
Visto da vicino: Frw
Il pieno
di energia in tanti buoni gusti
Visto da vicino: ProAction
Composito
e lega per la TriMax T42
Visto da vicino: Vision
Avantreno rigido per pieghe e scatti
Riflettori su... Focus Cayo Evo 1.0
Boem fa
il bis e poi chiarisce
Il veneto della Zalf centra la doppietta a Mercatale. Resta sempre
coperto Lascia sfogare gli attacchi di Mammini e Gazzara. Ma quando
anche l’ultima salita non rompe il gruppo, prende in mano la
corsa e lancia una volata lunga e potente. Tutto intorno la solita
cornice di pubblico. Al via in 273. E prima di andarsene il
vincitore ha qualche sassolino da togliersi sul mancato
passaggio...
E adesso arriva il Giro
Ecco il tracciato della 95ª edizione del Giro d’Italia
Percorso meno duro rispetto a quello dello scorso anno. Il via da
Herning, in Danimarca, il 5 maggio: è la decima partenza
dall’estero. Ventuno tappe. Prime frazioni con
l’insidia del vento. Due cronometro individuali e una
cronosquadre. Sei arrivi in salita. Ultima settimana spettacolare e
gran finale con i tapponi di Pampeago e dello Stelvio, Cima Coppi
della “rosa”...
Ma Basso sogna sempre la vittoria del
Tour
Alti e bassi al Trentino dei grandi favoriti del Giro. Punta Veleno
un girone dantesco che lancia Pozzovivo. Tormenta di neve sulle
Dolomiti. Scarponi, così così: «Devo ancora crescere» Molto
convincente, invece, il suo compagno di squadra Damiano Cunego
Braccate Cavendish “pilotati” da
Piva...
Il tecnico che lo ha avuto in squadra rivela un segreto: «Quando
l’ultimo uomo si rialza, lui ha un attimo di incertezza. Un
solo istante. Se siete svegli, lo potete infilzare. Ma se lo fate
scappare, non lo rimontate più...»
Ok
Boonen, ma sentite cosa fece Gimondi...
E adesso facciamo un passo indietro. Andiamo alla Parigi-Roubaix
del 1966 vinta dall’asso italiano con oltre 4 minuti di
vantaggio sul secondo. Era andato in fuga a 40 chilometri dalla
conclusione e aveva guadagnato un minuto ogni 10 chilometri. Sergio
Neri accanto a lui sul sellino di una moto. Pioveva...
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