Australia, Argentina: BS
c’è
Editoriale. I primi due
grandi viaggi dei giornalisti di Bicisport al servizio dei sogni e
della passione dei
campioni
Merckx dica
lei
Grande intervista in
Australia col Mostro Sacro ospite d’onore al Tour Down Under.
Sui tre tenori Gilbert, Evans e Hushovd? «Si pesteranno i piedi».
Sul calendario? «Le grandi corse vanno rispettate. Impariamo dai
tennisti che non mancano mai ai grandi appuntamenti». Su Giro e
Tour? «Si possono correre e si possono vincere tutti e due nella
stessa stagione. Non raccontiamo sciocchezze». Su Cadel Evans?
«Niente Giro. Sbagliano lui, Schleck e Contador». Su Cavendish? «Ha
vinto un grande mondiale. Punterà forte sulla Sanremo. Ma Gilbert
potrebbe mandarlo per aria sul Poggio». Su Garzelli? «Sbagliato
escludere la sua squadra dal Giro Chiamare i tedeschi per
raccogliere denaro televisivo è un errore Il Giro lo fanno
storicamente i corridori». Su Nibali? «E’ un campione con la
C maiuscola. Deve fare Giro e Tour. L’anno scorso non è stato
fortunato». E su Basso? «Sono d’accordo con quello che ha
detto Cipollini a Bicisport. Deve aiutare Nibali però forse
potrebbe fare un buon Giro». I nostri giovani? «Mi piacciono molto
Modolo e Guardini. Hanno fame di vittorie come avevo io alla loro
età. Anzi, sempre...». Sulla maglia azzurra negata agli ex dopati?
«Uno sbaglio colossale. Scontata la pena sono come gli altri». E
infine su Valverde? «L’ho visto pedalare molto bene in
Australia Tornerà in prima
fila»
I tre tenori?
Fanno paura
Qui Spagna. Siamo andati a
vedere come procedono gli allenamenti dell’armata rossa della
Bmc. Gilbert, Evans ed Hushovd non scherzano. Si salvi chi
può...
Gilbert affamato. Classiche
prenotate
Il campione belga approda
alla Bmc e prende subito la barra di comando della fortissima
corazzata rossoneri. «Sono pronto a ripetere la stagione scorsa e a
rivincere su ogni terreno. Alla Sanremo ci proverò ma il mio sogno
è catturare il Fiandre e bissare la tripletta Amstel, Freccia e
Liegi»
Ma Evans scalpita pensando al
Tour...
Il vincitore dello scorso
Tour vive il periodo più bello della sua vita. E’ diventato
padre di un bambino etiope adottato a dicembre. Una spinta in
più verso la seconda maglia gialla della sua carriera. «Alla
Tirreno mi rivedrete sul podio mentre al Nord aiuterò
Gilbert»
E Hushovd zitto zitto fa rotta sul
Giro
Adesso ascoltiamo il
possente campione norvegese. Alla Sanremo ci crede e se Gilbert
fallirà, lui sarà pronto a cogliere l’occasione d’oro.
Ma per Thor, il vero, grande obiettivo è la Parigi-Roubaix. «Questa
volta non fallirò così come conquisterò in Danimarca la prima
maglia rosa»
Viviani e
Chicchi due frecce
tricolori
Qui Argentina. TOUR DE SAN
LUIS / Vince Leipheimer dominando a crono e controllando in salita.
Due tappe a Chicchi e una per Viviani, che cresce sicuro e limpido
Contador re in salita. Grandine il primo giorno, poi un caldo
tremendo. Nibali in progresso. Velocisti sugli scudi. E’ già
iniziata la volata di
Sanremo...
Nibali al
Giro? La squadra dice
NO
La tappa in Argentina era
stata durissima a causa di una grandinata fortissima Però la sera
era serena e propizia ad una lunga chiacchierata. Una bella
“vivisezione” tecnica del campione. La sua maturazione,
gli allenamenti specifici, la cura dell’alimentazione in
corsa e la convivenza con
Basso
Con Alberto
nel silenzio con la sentenza sul
collo...
Mancano pochi giorni alla
decisione che darà la svolta alla carriera del madrileno. Contador
è nervoso chiuso. Eppure trova le forze per vincere sul traguardo
del Mirador de El Potrero. L’inverno senza allenarsi. E
quello scatto a duemila metri dall’arrivo, come uno
sfogo...
Andiamo a scoprire il Pozzato di
Scinto
Il Tour de San Luis ha
segnato anche il debutto del vicentino. «Sono convinto di aver
lavorato bene - dice - sento che l’aria è cambiata ma
ora contano i risultati. Niente più scuse, devo ritrovare il
feeling con il successo». Farà il Qatar per il ritmo, poi punterà
sul Laigueglia
Carovana in
moto nella terra dei
canguri
Qui Australia. TOUR DOWN
UNDER / L’australiano Gerrans vince precedendo Valverde
giunto a pari tempo e vincitore della tappa più dura. Una corsa
seguita ogni giorno da centomila spettatori e tormentata da un
grande caldo (40 gradi). Benino Petacchi, da parte nostra, e
pochino Bennati...
Valverde è
tornato “cattivo”
cambiato
Era molto emozionato
nel giorno dell’esordio dopo la lunga assenza. Quella mattina
ci siamo isolati per chiacchierare ma si capiva che per lui la
tensione era alta. «Ho sbagliato, ho pagato, ora basta»
Parla solo di gare, di avversari. Lascerà spazio a Visconti nella
Sanremo, poi le Classiche e (udite, udite) il podio del
Tour
Il vecchio torero colpisce
ancora...
Il campione spagnolo
di tre mondiali e tre Sanremo ha anticipato il debutto alle corse
per essere in super condizione a primavera. La Katusha gli ha dato
fiducia per l’ultima stagione da professionista e lui vuole
ripagarla vincendo la quarta Sanremo. Chiede solo più fortuna dello
scorso
anno...
Ma sentite che
cosa vuol fare
Petacchi
Lo abbiamo
incontrato sotto il sole di Adelaide. E’ carico, ottimista,
grintoso Sogna la Sanremo. Correrà il Fiandre Davvero? «Sì,
davvero. Poi stop, rinuncerò al Giro per il Tour. Ma uscito con una
bella gamba, non potrò andare alle Olimpiadi Una vera ingiustizia
della Federazione...» Vuol gareggiare ancora due
anni
Riecco la terribile Bola del
Mundo
VUELTA DI SPAGNA / Ecco il
tracciato della 67ª edizione che partirà da Pamplona e si
snoderà interamente nella parte settentrionale del Paese. Tappe
brevi. Si ritorna nei Paesi Baschi e a Barcellona. Solo 56 i
chilometri a crono. Sei gli arrivi in quota (e altri quattro
traguardi su rampe arcigne). Resa dei conti sulla micidiale
montagna dove nel 2010 Nibali diede spettacolo e legittimò la
vittoria. Ma prima, attenzione all’inedito Cuitu
Negru...
Ma quanta Italia nel
WorldTour...
Guardate qua:
c’è dovunque la grande scuola del ciclismo italiano.
L’Australia esordisce tra le squadre WorldTour, resta però
l’Europa la culla del grande ciclismo (15 formazioni su 18).
Sei Nazioni possono vantarne due: Belgio, Francia, Italia, Olanda,
Spagna e Stati Uniti. E in ben 14 clan c’è personale
italiano. Non solo corridori (67 nella massima categoria), ma anche
manager, tecnici, massaggiatori,
meccanici...
Il Sior diventa Evo ed arriva il
Mejio
Visto da vicino.
Elite
Solo perni oversize con il BB386
Evo
Visto da vicino.
Fsa
Reach ristretto per una super
“Presa”
Visto da vicino. Deda
Elementi
La “sorella minore” si fa
apprezzare...
Visto da vicino.
Bmc
L’Izoard cambia pelle e diventa
Xp
Visto da vicino. Wilier
Triestina
Materiali top secret per ridurre gli
attriti
Visto da vicino.
Gold Race
Indole
elettronica con Duo Trap e
Di2
Riflettori su... Trek
Madone 5.9
Di Gioia premiato dai suoi
clienti
MASTRO ARTIGIANI. Le
classifiche finali 2011. ?I sostenitori del meccanico umbro
“si svegliano” nel finale e spediscono una valanga di
voti che travolge Botta. L’artigiano campano, in testa fin
dalla prima tappa, è costretto a consolarsi con la piazza
d’onore. Terzo posto per
Marcelli
Aru e Cattaneo, un conto
aperto
Nonostante il massiccio
passaggio fra i pro’, due fra gli U23 più forti sono rimasti
ancora per un anno a fare esperienza e giocarsi le corse a tappe
più importanti. Sono Aru e Cattaneo. Il primo, grimpeur di razza,
ha vinto il Prestigio 2011 e debutterà con l’Astana in
agosto. L’altro, passista scalatore, andrà alla Lampre.
L’anno scorso si sono divisi i principali Giri. E ora sono
pronti per la sfida
finale...
L’Ancma a Verona. E’ guerra con
Padova
Primo
piano
Due ammiraglie
da tener
d’occhio
COLNAGO. Dopo 11 anni di
gavetta come diesse tra i dilettanti Mirko Rossato debutta
fra i pro’. Sarà tecnico e allenatore. Lavori in corso per
quanto riguarda il gruppo veloce attorno a Modolo. Di Brambilla e
Pozzovivo dice: «Hanno numeri notevoli». E Battaglin? Cresce...
ANDRONI. Il settimo posto di Rujano al Giro 2011 ha convinto Savio
che ormai si possa puntare al podio. Ma non c’è solo il
venezuelano Serpa e Sella diranno la loro nelle tappe più
dure. E poi c’è il giovane Felline atteso quest’anno al
grande salto di
qualità
Al treno di Modolo ci pensa
Rossato
Sull’ammiraglia del Team Colnago sale da
quest’anno Mirko Rossato, tecnico vincente fra i dilettanti.
Reverberi lo cercava da anni e lui questa volta ha accettato.
Varato un programma di raduni e allenamenti mirati. La voglia di
creare le complicità giuste per ottenere i risultati migliori.
Guiderà ragazzi che conosce da quando erano U23. Il gruppo di
Modolo. Brambilla e Pozzovivo scalatori fenomenali. E poi
Battaglin, la vera
rivelazione...
Ma Battaglin cosa può
fare?
Abbiamo approfittato del
raduno del Team Colnago per incontrare Enrico Battaglin, uno dei
neopro’ italiani più talentuosi. Lo paragonano ad Argentin.
Lui si tira indietro, però intanto lo scorso anno ha vinto la Coppa
Sabatini alla quinta corsa da stagista. E adesso dove vuole
arrivare? Farà la Sanremo per aiutare Modolo, poi punta ad andare
forte nella seconda parte di stagione. I grandi sono avvisati, ma
tanto lo tenevano già
d’occhio...
L’Androni gioca con tante
punte
Gianni Savio è
soprannominato il “Principe” per il suo stile
Parafrasando il calcio sarebbe un allenatore alla Zeman perché fa
correre la sua formazione all’attacco. Ha sempre avuto
squadre di scalatori. Serpa, Sella e Rujano sanno far male quando
la strada sale, ma il gruppo si sta rinforzando su altri fronti.
Dopo Ferrari e Rodriguez ecco Felline. Con un piccolo budget
riescono a fare cose grandi. E mai come quest’anno puntano al
Giro
Non solo Rujano. Attenti a
Felline
Nella squadra di Gianni
Savio è approdato Fabio Felline talento torinese, classe 1990.
E’ professionista da due anni e ha già vinto quattro corse.
Grande determinazione nonostante l’età: «Magari sembra che me
la tiro, in realtà voglio capire chi ho di fronte». Lo misero in
bici suo nonno e suo padre. Dopo il diploma, ha lasciato gli studi
per la bici. Carriera scintillante da junior e U23. Va forte in
salita ed è anche veloce. Nel 2012 cercherà risultati più
pesanti
Daniele
Ratto
In confidenza. Data di
nascita: 5 ottobre 1989. Luogo: Moncalieri (To). Peso: 68 chili.
Altezza: 1,80. Professionista dal 2010. Vittorie: 1. Squadre:
Liquigas-Cannondale
Venite con noi
nel maso di
Moser?
Un giorno con lo
“sceriffo” camminando fra le vigne di Gardolo. Un
viaggio profondo e lento nella sua storia. La famiglia.
L’insegnamento di sua madre. Le sberle. I fratelli. Il ritmo
lieto della campagna. La bicicletta. La fame. La voglia di vincere.
La fede. L’amore. I soldi. Le scarpe nuove. E la solidità di
un uomo sincero, concreto caparbio, riservato, scolpito nel
porfido...